Hints and tips for publishing in conservation, ecology and environmental journals

WORKSHOP

Il workshop “Hints and tips for publishing in conservation, ecology and environmental journals” è stato pensato per offrire ai giovani ricercatori una visiona a tutto tondo sul mondo delle pubblicazioni scientifiche su riviste specializzate.
Nel corso del workshop, i relatori, esperti ricercatori che annoverano pubblicazioni sulle maggiori riviste del settore, forniranno informazioni sulla propria esperienza di pubblicazione ed esploreranno il processo decisionale che va dall’invio di un articolo scientifico fino alla sua pubblicazione. Riviste scientifiche, cover letters, revisioni e risposte agli editors non avranno più segreti per i partecipanti al workshop.

Speakers

Biologia della Conservazione e Global Change Biology

Macroecologia ed Ecologo Animale

Apertura dell’evento
Intervengono

Michela Pacifici
Presidente SCB Italy

Paola Palanza
Presidente Bioparco di Roma

Modera la sessione:
Lisa Tedeschi

PLENARIE E INTERVENTI

Communication Manager, Progetto LIFE WolfAlps EU MUSE – Aree Protette Alpi Marittime

Tecnico faunistico presso il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise

19 Aprile
Plenaria – “Communication is conservation”

An effective nature conservation program needs the involvement of the whole society. Many biodiversity threats depend on inappropriate behaviors, lack of knowledge, prejudice, negative attitudes, poor support for adequate fundings. It is therefore clear that the solution to a large number of conservation issues lie within people. However, most conservation programs suffer a lack of an appropriate communication strategy, and conservation research is mainly communicated among peers, through academic articles and symposia.
Communication of conservation is crucial and must rely on multiple combined strategies to inform, involve and commit people to nature conservation, since communication should not be misunderstood as a simple top-down dissemination, but should be based on listening and establishing differentiated strategies. In this talk we will explore several examples of multilevel communication campaigns to serve conservation biology, including the approach of the European project LIFE WolfAlps EU. By using platforms, stewardship programs, workshops for journalists, public events, ecotourism, and educational activities, to intercept and discuss with the different actors who, in various capacities are co-voted in wolf conservation. In a time of biodiversity crisis coexistence with wildlife is crucial. Coexistence is not an unalterable state, but rather a flow that requires a continuous readjustment of management strategies, and only through awareness and dialogue can one work in the right direction.

20 Aprile
Special talk – “Rewilding in Appennino centrale”

Da dieci anni Rewilding Apennines opera per il ripristino dei processi ecologici in Appennino centrale attraverso interventi di riqualificazione ambientale e azioni per la mitigazione dei conflitti tra attività umane e fauna, in particolare in quei territori di connessione tra le aree protette. L’associazione concentra la propria azione su alcune specie “chiave di volta” e su ambienti particolarmente “fragili”, come quelli fluviali, per contrastare la perdita di biodiversità e i cambiamenti climatici. Rewilding Apennines collabora con enti e istituzioni locali e nazionali per raggiungere l’obiettivo di rendere gli ambienti dell’Appennino centrale più naturali e favorire il benessere sociale ed economico delle comunità umane che li abitano.

Team leader presso Rewilding Apennines

Senior post-doc presso l’Università di Berna

20 Aprile
Plenaria – “La biologia della conservazione tra scienza e pratica”

Le scienze biologiche sono il fondamento di una conservazione sempre più evidence based. Eppure, i dati da soli spesso non bastano per sapere cosa fare: a volte la nostra conoscenza è incerta e incompleta, a volte bisogna bilanciare obiettivi diversi ed in conflitto, a volte si affrontano problemi complessi e dinamici. Per assistere in questi frangenti, la conservazione ricorre sempre più spesso alle cosiddette scienze decisionali, un ampio spettro di teorie, metodi e pratica già ben definito e con applicazioni correnti in decine di campi diversi.
In questa presentazione illustrerò vari esempi in cui le scienze decisionali sono state adottate in pratica, per pianificare aree protette attraverso continenti interi, salvare specie sull’orlo dell’estinzione e per risolvere problemi complessi con risvolti biologici, economici e culturali. Tali applicazioni permettono anche di evidenziare problemi generali nella pratica della conservazione, importanti ma spesso ignorati o sottovalutati. Fino a che punto ci si può fidare del giudizio degli esperti? Cosa significa stabilire priorità di conservazione e ricerca? Cos’è una decisione “razionale”? I nostri processi di gestione e amministrazione favoriscono o danneggiano la ricerca della razionalità?
Le scienze decisionali si presentano come il vero ponte tra la conoscenza scientifica e la conservazione pratica sul campo. Il pieno compimento di questa promessa passa per tre sviluppi fondamentali. Primo, vera multidisciplinarità, passando dalla tradizionale biologia della conservazione ad una più comprensiva scienza della conservazione. Secondo, stretta collaborazione tra scienziati, gestori e pubblico, con una rete di connessione ben definita e figure professionali dedicate. Terzo, una formazione adeguata dei professionisti di oggi e di domani, tramite corsi di aggiornamento e una migliore offerta universitaria

21 Aprile
Plenaria – L’importanza delle società professionali e delle piattaforme intergovernative nella conservazione ed il loro valore per giovani ricercatori

La scienza della conservazione è una disciplina normativa, con l’obiettivo specifico di produrre la conoscenza necessaria a preservare la biodiversità per il suo valore intrinseco e per il suo contributo al benessere delle persone.
E’ quindi importante che la conoscenza prodotta sia rilevante ed accessibile ai portatori di interesse. Per rilevante si intende che offra risposte a problemi reali, che interessano chi si occupa di gestione del territorio e di politiche di conservazione, e che sia offerta al momento giusto. Per accessibile si intende che sia comunicata in modo chiaro per i decisori, preferibilmente con una comunicazione diretta, ed in maniera interattiva. In questa presentazione descriverò l’importanza che le piattaforme di interfaccia tra ricerca e pratica, come IPBES ed EU Biodiversity Platform, ed le organizzazioni professionali, come la Society for Conservation Biology rivestono nel favorire la co-generazione ed il trasferimento di conoscenza tra chi si occupa di ricerca e pratica della conservazione. Illustrerò con esempi pratici ed esperienza diretta come giovani ricercatori e professionisti della conservazione possono contribuire direttamente a processi decisionali attraverso la loro partecipazione in queste piattaforme e società professionali.  

Senior Research Scholar and Research Group Leader presso il Biodiversity, Ecology and Conservation Group.
Biodiversity and Natural Resources Management Programme a IIASA – International Institute for Applied Systems Analysis

Biodiversità bene comune, come difenderla e conservarla

TAVOLA ROTONDA

La biodiversità globale sta attraversando una grave crisi causata dai cambiamenti ambientali indotti dalle attività umane. Nonostante le cause siano note e di interesse generale, la mancanza di comunicazione tra scienza, politica e grande pubblico ha portato al fallimento di quasi tutti gli obiettivi per la tutela della biodiversità fissati per il 2020, e rischia di compromettere la realizzazione di quelli stabiliti per il 2030. Le conoscenze ottenute devono essere divulgate alla società per ispirare i cambiamenti necessari alla salvaguardia della biodiversità.
La tavola rotonda “Biodiversità bene comune: conoscerla per difenderla e conservarla” intende riflettere, attraverso il contributo di professionisti della conservazione, su questo problema, scomponendolo nelle sue parti e analizzandone le possibili soluzioni a partire dai processi partecipativi che coinvolgono la società civile.
Nel corso della mattinata, inoltre, si svolgerà la cerimonia di premiazione dei due ECR vincitori del premio per Miglior Poster e Miglior Presentazione Orale nel contesto della Conferenza “Challenging Conservation: adattarsi al cambiamento“, con una breve presentazione dei propri contributi.

Speakers

Modera la sessione: Sonia Filippazzi – Radio Rai

Prof. Carlo Rondinini – Consiglio Direttivo SCB Italy

Dott.ssa Daniela Silvia Pace – Dip. di Biologia Ambientale, Università Sapienza di Roma

Prof. Roberto Cazzolla Gatti – Membro fondatore SCB Italy

Prof. Pierfilippo Cerretti – Membro della Commissione per la Conservazione SCB Italy

Prof.ssa Sabina Burrascano – Dip. di Biologia Ambientale, Università Sapienza di Roma

Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin
Università “La Sapienza” di Roma – Viale dell’Università, 32
I-00185 Roma (RM)

SOCIETY FOR CONSERVATION BIOLOGY ITALY CHAPTER ONLUS
C.F. 96515220588